La musica, non la canzone.

Ultimamente leggo molto, molto poco.
E questa cosa mi uccide.
Vorrei dire che lo faccio per scelta, che ho altro a cui pensare e che non ho tanto tempo per i miei adorati libri.
Ma non mi va di raccontare cazzate, ne’ a te, ne’ tantomeno a me stesso.
Quindi rendo pubblica la sofferenza interiore di un ometto pelato e vicina ai 40, che ha tanto tempo per fare un sacco di cose, ma, semplicemente, NON NE HA VOGLIA.
Perchè?
Boh, potrei citare la depressione da mancanza di lavoro, il clima, sempre così tremendamente padano, le mille vicissitudini quotidiane che non mi permettono mai di godermi le mie fantastiche librerie e i silenzi che solo la quieta campagna della Bassa è in grado di creare.
Ma la verità sta in una risposta tanto banale, quanto inutile a spiegare tutto questo immobilismo:
NON NE HO LA PIU’ PALLIDA IDEA.
(eccoti, almeno in parte, anche il perchè delle mie lunghe assenze da questo fantastico blog)
Le pagine non girano, le parole non fluttuano, la mente non riesce a nutrirsi di ciò che di più bello c’è al mondo, la conoscenza.
E allora cerco rifugio nella musica, ma non nella canzone.
Concetto fin troppo semplice da spiegare, ma tremendamente complicato da assimilare.
La musica è dappertutto, dal respiro quieto dei miei adorati cani, al continuo e snervante click dei tasti che digito anche in questo momento, dallo starnazzare delle anatre che abitano il laghetto qui di fronte, alle rotelle del mio cervello che avrebbero bisogno di un po’ di olio per girare in maniera più pacifica, più fluida, meno forsennata.
Oppure la musica, non la canzone, è semplicemente questa cosa qua, che amo alla follia, che ascolto fino alla paranoia, che un giorno di tanti anni fa il mio amico fraterno Matteo mi ha insegnato, e che non ne vuole proprio sapere di starsene da parte.

Gio.

7 commenti

  1. Viene per tutti il momento in cui ci si stanca anche delle cose belle che ci piacciono. La musica è vita. È quella che traduce i nostri sentimenti in linguaggio universale è quella che ci consola, ci esalta, ci ispira o semplicemente ci fa compagnia. Accetta( non con la scure) questi monenti di stanca e goditi la musica, qualunque essa sia.

    1. E lasciamo che sia così…almeno per un po’…

  2. anch’io leggo molto e ho tanto tempo libero. a volte smetto di leggere per un po’. prima non ero certa del perché, adesso mi pare di aver capito che se per caso leggo 2-3 libri brutti (ma brutti!) di fila, poi ho come la sensazione che non mi piaccia più leggere. e poi ci metto un po’ per capire che non è che non mi piaccia la lettura, è che non mi piacciono alcuni libri. è una scemenza, ve? eppure mi capita. non è che hai letto roba brutta di recente? 😀

    1. Di libri brutti ne ho letti molti ultimamente, può essere che sia capitato anche questo. Proverò a rileggere uno di quei libri che mi sono piaciuti un sacco, hai visto mai…

  3. Secondo me dovresti rituffarti nel quotidiano. Un impegno di lavoro, (in questo momemto so che non è facile), nuovi colleghi…… Insomma la vita un po’ frenetica di tutti i giorni, per ritrovare poi la voglia di fare altre cose, quelle che ti piacciono. Anche una lunga vacanza stanca. Scusa non vorrei tu fraintendessi le mie parole. Sono le medesime che direi a mia figlia. Un caro saluto

    1. Nessun fraintendimento, ma per l’impegno di lavoro, adesso, la vedo un po’ problematica!

  4. Succede, non ti agitare, i libri torneranno a divorarti!

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