15 maggio, data inutile ai più, data importante per me, perchè è stata la prima volta che ho presentato in pubblico qualcosa di mio, un paio di racconti scritti apposta per l’occasione. L’occasione era una cena con degustazione alla Grotta 1570, carinissimo locale nella quiete della periferia di Bologna.
Com’è andata? Poco importa (ma lo dico adesso che è passata, perchè l’altra sera, mentre aspettavo di iniziare, ero messo così…
… fortuna che ero lontano, sennò vedreste la mia faccia, e non sarebbe un bel vedere!)
Quando decidi che è arrivato il momento di buttarti, che ti vuoi esporre, che sei pronto per il giudizio degli altri, che non puoi e non vuoi più vergognarti di quello che fai e che sei, non è importante se a guardarti durante il lancio ci siano tremila persone o solo due, conta poco che ti si propongano sorrisi o fischi, applausi o indifferenza… conti tu… il respiro corto, le fauci secche, una piccola incertezza, la dizione che va a farsi fottere… sei tu che ti confessi, che ammetti davanti a qualcuno “ecco, io non so se sono bravo, ma questo è quello che faccio, accettalo e incoraggiami, o vai via, e lasciami da solo a raccontare a una sedia vuota la storia che ho inventato per lei, il mio pubblico”.
Se poi sia andata bene o no, questo lo dovete chiedere a chi c’era.
Io voglio ringraziare Pier, un vicino di casa che diventa amico, che si incarica di documentare il mio altro esordio, e, prova dopo prova, tira fuori questo.
Belle, vero? Sembro quasi uno che ne sa a pacchi!
Questo qui è il sito di Pier Luigi, ci sono un mare di foto una più bella dell’altra. Uno che mi fa più bello di quanto non sia si merita una citazione, come minimo!
Io, nel mio piccolo, ho preso un po’ di coraggio e ho addirittura messo online uno dei racconti dell’altra serata. E’ corto, cortissimo, dategli un’occhiata, tra un a fetta biscottata e un sorso di latte, tra un sito porno e il capo ufficio che vi sgama, tra l’ultimo sforzo e lo strappo di carta igienica, tra lo sbadiglio e la buonanotte…
Si chiama Don Alfonso, e parla di…
Giò
Bravo Gioginio. Il racconto e’ bello. Tu hai un accento peculiare col tuo mix di foli’ese e tarantino quindi la narrazione acquista maggiore charme. La prossima volta pero’ metti una parrucca dai.
No, niente parrucca, sennó rischio di sembrare un 44enne!!!
Grazie dei complimenti, ti sei meritata una bella cornice in silver plated per il matrimonio!
Ps: non mi dire che non sai come si chiamano glia abitanti di Forlì…
mmmmm forni?
… dovevo capirlo da quell’apostrofo…
bravo, amico! de-buttati! ❤️
Grazie amica, comincia a pensare alla grafica del libro, si chiamerà “Stasera mi sono buttato.. e nisciun m’ha piggjat!”
Grazie, Giò. Troppo gentile.
Come già detto la sera stessa: bel racconto, bravo.
Sono io che devo ringraziare te, magari mi seguirai in tour come fortografo ufficiale!
Do Alfonso mi è piaciuto vorrei leggete anche l’altro. Lo sapevo che avrei avuto concorrenti in famiglia che mi avrebbero oscurato! Bravo, continua!
Ma che concorrenti! Non ho neanche iniziato… ne parliamo se e quando pubblicherò qualcosa… l’altro racconto te lo mando in privato, solo per te
Naturalmente era Don Alfonso
Aspetto con ansia l’altro racconto
Arriva domani
bravo Giorgio!!mi affretterò a leggere il tuo racconto.
La prossima volta vogliamo il live streaming…
Chissà quand’è che avrò l’onore di leggere un tuo commento serio!!!… naaaaaa, non c’è speranza!